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Roma, 4 ago. (askanews) – Una mappa dettagliata con oltre 50mila punti idrici distribuiti sul territorio nazionale, principalmente di Roma e del centro Italia. Fontane, fontanelle, “nasoni” e case dell’acqua dove cittadini e turisti possono bere ottima acqua e contribuire allo stesso tempo con un semplice gesto alla salvaguardia dell’ambiente riducendo il consumo di plastica. Uno strumento del resto molto utile in una delle estati più torride di sempre che ha messo in luce quanto l’acqua sia fondamentale e troppo spesso data per scontato.Si tratta dell’app Waidy Wow, acronimo di Water Identity, sviluppata da un team di dipendenti Acea che ha partecipato all’Innovation Garage, programma di imprenditorialità interna del gruppo. Scaricando l’applicazione l’utente può rintracciare il punto idrico a lui più vicino, ricevere informazioni sulla qualità dell’acqua, scoprire quale è stato il proprio impatto ambientale e in alcuni casi, come per le fontane storiche, ricevere anche informazioni di carattere più culturale.Stefano Creatini del team di Waidy: “Qual è lo scopo di Waidy Wow? È quello di andare a ridurre l’utilizzo della plastica monouso o per lo meno andare a utilizzarla in modo più corretto, direi riutilizzarla, ponendo al centro la valorizzazione dell’acqua e della sostenibilità. In effetti sostenibilità ambientale, valorizzazione dell’acqua e innovazione sono i tre pilastri dell’app” .L’ottica è quella della smart city: grazie a sensori installati su alcune fontanelle della Capitale, l’app è in grado di fornire all’utente informazioni in tempo reale come temperatura, pressione, portata, ma anche conducibilità della risorsa idrica, torbidità e residui fissi. Ma non solo. “Altre funzioni che possono essere molto interessanti e che vengono utilizzate dalla nostra community – spiega Creatini – sono ad esempio quelle dei percorsi: in effetti la app ha a cuore particolarmente anche il turismo che finalmente dopo qualche anno di pandemia sta tornando molto forte sui nostri territori. In effetti all’interno della app si possono trovare dei percorsi già caricati dal team Waidy e che ti porteranno, seguendo le vie dell’acqua, quindi dei punti idrici, a scoprire le città, a scoprire dei borghi oppure per le classiche gite fuori porta dei percorsi nelle varie regioni italiane”.L’idea alla base dell’app è quella di una community in cui gli utenti iteragiscano attivamente condividendo valori legati a uno stile di vita sostenibile, attento alla risorsa idrica e al territorio. Grande attenzione è infatti riservata ai turisti. “L’app è scaricabile semplicemente sugli store Ios e Android, oppure sul sito Waidy.it. È già nativamente in due lungue, italiano ed inglese e in futuro pensiamo di proporla anche in ulteriori lingue questo perchè vuole andare a cogliere il turismo nella Capitale e sui nostri territori. E in effetti ha suscitato molto interesse. Ci sono tantissimi turisti che di passaggio sul nostro territorio stanno utilizzando la app anche attraverso una funzione aggiuntiva che è quella dell’aggiungi un punto idrico, ovvero la possibilità di andare a scovare delle fontane che ancora non sono state segnalate. Si può inserire una fotografia e mettere una recensione, In questo modo si diventa membri attivi di quella community che è l’obiettivo finale di Waidy”, rimarca Creatini.